Marco Cocconi Photographer

 

Marco Cocconi

 

Marco Cocconi è noto per la sua attività musicale in qualità di bassista jazz, ma è altrettanto appassionato di fotografia.
Nato a Mantova nel 1961, si diploma all'Istituto d'Arte della propria città, e inizia questa esperienza nei primi anni '80, con una fotocamera analogica 35mm e una semplice camera oscura.
Privilegiando la musica, in seguito accantona l'attività fotografica per alcuni anni, senza tuttavia dimenticare questa grande passione.
Con l'avvento del digitale si riavvicina al mondo della fotografia, utilizzando i propri viaggi come fonte di ispirazione e occasione di esperienza diretta.
Affascinato dall'estetica Fine Art di maestri quali Ansel Adams e Michael Kenna, perfeziona tecnica e stile guidato dai fotografi paesaggisti Colin Homes (Scotland) e Mark Voce (UK), approfondendo pratica e conoscenza sia del digitale che del medio e grande formato a pellicola.
Oggi privilegia fotocamere full frame digitali e 6x6 analogiche, con le quali ama concentrarsi sulla ripresa e sulla composizione, convinto che una buona fotografia debba nascere in forma quasi definitiva già durante lo scatto.
L'elaborazione al computer è pertanto relativamente semplice ed essenziale, volta principalmente alla conversione delle immagini in bianco e nero e alla loro ottimizzazione. Sono immagini ad alto contrasto, di grande atmosfera, spesso caratterizzate dall'uso della tecnica delle lunghe esposizioni, che trasforma il movimento in un effetto surreale.
La ricerca di un'atmosfera affascinante è insieme il fine e l'elemento comune di queste immagini: paesaggi naturali e antiche città, lambite da acque o nascoste da nebbie, illuminate dalla luce del giorno o avvolte dall'oscurità della notte.
La stampa è parte imprescindibile della sua attività fotografica, realizzata personalmente mediante l'utilizzo di carte fotografiche Fine-Art.
Convinto che il mezzo sia secondario al risultato, apprezza indifferentemente digitale e analogico, fusi in un unico approccio complementare, dalla ripresa alla stampa finale.

"Mi piace pensare a un parallelo tra musica e fotografia: con il basso suono linee di note a sottolineare una stesura, con la fotocamera visualizzo linee d'orizzonte a disegnare spazi e comporre il mio personale mondo all'interno del fotogramma."

 

Marco Cocconi is a well known jazz bass player, but he's also a passionate photographer.
He was born in 1961 in Mantua (Italy), where he graduated at the School of Art and began to photograph in the early '80s with his analog 35mm camera and a very simple darkroom.
Mainly concentrated on the musical activity, afterwards he has abandoned photography for some years, althought he had never totally forgotten this great passion.
After the arrival of digital technology he began to shoot again: his travels were a source of inspiration and in the meantime an occasion to practice.
Attracted by fine art aesthetics of masters such as Ansel Adams and Michael Kenna, he improved his technique and style lead by landscape photographers Colin Homes (Scotland) and Mark Voce (England), increasing his skills on digital, large format and medium format film.
Today he works both with digital and film, using full frame digital and 6x6 analog cameras. His focus mainly concentrates on composition, since he's firmly convinced that a good picture should be created first “in-camera”.
Post production is relatively simple and essential, based on black and white conversion: high contrast images with magic atmospheres, often featuring long exposure technique, which turns movement into surreal effects, and natural landscapes and ancient towns, surrounded by water and fog, illuminated by daylight or wrapped in the shadows of night.
Printing is an important element in his work, which he personally realizes by means of fine art photo papers.
Equipment is secondary to the result, therefore he makes no difference between using digital or analog cameras, in a unique complementary approach: from shooting to the final print.

I love to draw a parallel between music and photography. With my bass I use to play notes that underline a composition, whereas with my camera I can visualize guide lines in a space, composing my own world into the photo frame.”

 

 

 

Tutti i contenuti ©2015 Marco Cocconi. - Tutti i diritti sono riservati. - È severamente vietato l'utilizzo non autorizzato.
All content ©2015 Marco Cocconi. - All rights reserved. - Unauthorized use strictly prohibited.